Una sobria ed essenziale facciata romanica ci introduce all'interno della chiesa di Santa Maria di Castello, una delle fondazioni religiose più antiche della città, risalente al VII secolo, eretta nella zona dell'antico castrum romano. 

 

 

Il complesso della Commenda di Prè, fondato nel 1180 dall'ordine dei monaci-cavalieri di Gerusalemme poi diventati di Malta, consta di due chiese sovrapposte e di una struttura adiacente adibita all'accoglienza dei pellegrini in arrivo o in partenza per la Terra Santa.

 

Lambito dal mare fino a poco più di un secolo fa, incastonato nell'insenatura della Marina e oggi schiacciato fra le abitazioni moderne, si scopre l'Oratorio di San Giacomo della Marina, sede dell'omonima confraternita.

 

A seguito dell'editto napoleonico di Saint-Cloud del 1804, vennero vietate le sepolture all'interno dei centri abitati, imponendo la costruzione di grandi cimiteri ai margini dei confini urbani. Il monumentale cimitero di Staglieno è una grandiosa manifestazione di questo radicale cambiamento nel culto dei morti operatosi nel corso del XIX secolo.

 

Costruito negli anni Quaranta del Cinquecento, in una zona periferica perchè prima dell'apertura di Via Garibaldi, l'edificio rappresentava un incrocio tra la villa di campagna suburbana e il palazzo cittadino.

 

 

Il palazzo, edificato nella seconda metà del Cinquecento per Nicolosio Lomellino, è uno degli esempi più illustri di dimora aristocratica che ha conservato nei vari passaggi di proprietà gli interventi decorativi di elevata qualità che caratterizzano sia l'esterno che l'interno della residenza. L'articolata struttura architettonica si armonizza con i giardini all'italiana, dando forma all'incontro della natura con l'immaginazione dell'uomo.

La Lanterna, l'antico faro simbolo di Genova, sorgeva sulla collina di Promontorio e chiudeva a occidente l'insenatura naturale del porto di Genova, prima che l'espansione industriale radesse al suolo l'altura e confinasse così la torre in un contesto moderno che ne ha deturpato l'originaria collocazione urbanistica.

 

La visita alla cattedrale di San Lorenzo, monumento che dà forma visibile a quell'intreccio tra le culture mediterranee avvenuto nel Medioevo, può essere completata con l'ingresso al Museo del Tesoro e al Museo Diocesano, offrendo così uno sguardo più approfondito alla storia religiosa della città che si annoda indissolubilmente con quella civile.

Il più grande museo marittimo del Mediterraneo trova la sua sede ideale nella struttura dell'antica Darsena, restaurata e incapsulata in una moderna architettura di vetro che, grazie alla sua trasparenza, mantiene vivo il dialogo tra passato e presente.

Il castello neogotico fatto erigere dal capitano Enrico D'Albertis nel 1886 oggi è sede del museo delle Culture del Mondo, strutturato in due sezioni.

Il polo museale di Nervi consta di 4 nuclei: la Galleria d'Arte Moderna, le Raccolte Frugone, il Museo Luxoro e la Wolfsoniana. Tutti i musei, inseriti nel suggestivo contesto dei parchi e del mare, si concentrano sulla complessa e articolata produzione artistica del XIX e del XX secolo.

 

La villa, realizzata tra il 1528 e il 1533, celebra il prestigio di Andrea Doria, ammiraglio della flotta genovese che, con una felice intuizione politica, aveva agganciato le sorti di Genova a quelle della monarchia spagnola di Carlo V, abbandonando l'alleanza con la Francia.

 

Ovviamente la denominazione di "reale" non risale all'epoca della Repubblica di Genova, ma a una fase successiva quando nel 1823 il palazzo fu acquistato dai Savoia, dinastia dei sovrani di Piemonte e Sardegna.

 

Il museo traduce in immagini l'animata storia di un palazzo nobiliare genovese che, nei suoi passaggi di proprietà, ha visto modificare parte della sua struttura architettonica, aggiornare la decorazione delle sale e arricchire la preziosa collezione di dipinti.

 

 

 

Il polo museale dei Musei di Strada Nuova comprende 3 palazzi di Via Garibaldi che, all'interno della loro maestosa cornice achitettonica, compongono il ricco patrimonio di opere d'arte del Cinque, Sei e Settecento della città di Genova.    

 Il museo, allestito all'interno del duecentesco convento agostiniano, si articola intorno ai due chiostri all'ombra del campanile colorato di azulejos arabeggianti.

La collezione raccoglie il ricchissimo patrimonio di sculture medievali appartenenti a chiese andate distrutte a causa dei drastici interventi ottocenteschi o dei bombardamenti del secondo conflitto mondiale, come il complesso di San Tommaso, di San Francesco in Castelletto e di San Michele.